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Antisemitismo in Italia. Tra distorsioni e banalizzazioni della Shoah

04 Febbraio 2022

Oltre un italiano su due (56%) pensa che l’antisemitismo sia una minaccia preoccupante in Italia, percentuale che sale (74%) se lo si considera su scala globale. È quanto rivela un sondaggio Ipsos relativo alla conoscenza degli italiani in merito alla Shoah pubblicato in occasione della Giornata della Memoria 2022.

Eppure, la Relazione annuale sull’antisemitismo in Italia 2021, a cura dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC, afferma che “sebbene l’Italia continui ad essere un Paese meno esposto di altri a derive antisemite più radicali, […] serpeggia nella società un insieme di pregiudizi e di sentimenti ostili al mondo ebraico”.

Durante la presentazione della Strategia nazionale di lotta l’antisemitismo, Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la presidenza del Consiglio dei ministri, ha affermato che «l’antisemitismo è cambiato. Le persone si sentono antisemite solo quando esprimono una forma di avversione grave contro gli ebrei soprattutto sul piano razziale o biologico, ossia quelle forme di antisemitismo che hanno portato a compimento i nazisti. In realtà oggi l’antisemitismo non è solo questo, è un fenomeno che ha a che fare con molti elementi - e, per contrastarlo, prosegue Santerini - bisogna tenere conto di queste mutazioni camaleontiche».

In particolare, la situazione pandemica degli ultimi due anni ha fatto emergere un fenomeno preoccupante tanto quanto il negazionismo, quello della distorsione della Memoria della Shoah. «Se io mi metto la stella gialla non sto negando la Shoah, sto dicendo "è terribile quello che è successo, tanto terribile che sta succedendo a me", con un effetto di banalizzazione e minimizzazione tragico, per queste ragioni, nella Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo chiediamo alle istituzioni di rendere effettiva la lotta ai reati di apologia del fascismo, ai magistrati una formazione più specifica, al mondo dei media di vigilare sul far west dell’online e alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e all’Ordine dei Giornalisti chiediamo di organizzare periodiche e regolari attività formative sui temi dell’antisemitismo» conclude la professoressa Santerini.

Il video della presentazione della Strategia nazionale contro l'antisemitismo è disponibile qui.

Immagine in evidenza di Articolo 21

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